Murmuris,

Recensioni Teens_Materia Prima 2022

Babilonia Teatri

Calcinculo

Andato in scena il 10 Marzo 2022
Teatro Cantiere Florida, Firenze

Viola Zampieri
ISS Peano, Firenze

Lo spettacolo “Calcinculo” della compagnia veneta Babilonia Teatri affronta il tema della nostra instabilità emotiva e mentale. Da subito, con l’accattivante monologo, l’attore principale ci presenta le ansie del suo personaggio anche se, a molti di noi possono sembrare “banali”. A mio parere il messaggio profondo di questo spettacolo è la continua oscillazione tra ciò che ci circonda e quello che ci appartiene dentro. Infatti per rappresentare questa oscillazione viene utilizzato e preso come simbolo un sedile della giostra del calcinculo, all’interno di una scenografia spoglia con delle bandiere venete che fanno da sfondo. Questa opera teatrale tratta temi delicati, complessi, estremamente attuali e con la leggerezza della musica pop che accompagna quasi tutti i monologhi ritmati. Le luci riescono ad intensificare e definire ogni dettaglio, come quando l’attrice si trova sul sedile sospesa e l’ombra che si crea sul muro, a rappresentare il simbolo chiave, ci induce a riflettere. Gli attori, molto bravi, sono riusciti a far riflettere ciascun spettatore facendogli rivivere particolari della vita da quelli leggeri a quelli più difficili.

Fabio Natali, Matilde Raspanti, Vincent Legrottaglie e Tecla Seneci
ISS Peano, Firenze

Lo spettacolo “Calcinculo”, messo in scena dalla compagnia teatrale Babilonia Teatri il 10 marzo presso il Teatro Cantiere Florida, è stato un unione di parole e musica. Gli attori infatti, un uomo e una donna, hanno recitato e hanno cantato canzoni i cui temi riguardavano la vita quotidiana di ognuno di noi. Lo spettacolo è iniziato con una canzone, nella quale l’attrice rivendicava le sue libertà, seguita da un monologo dell’attore, nel quale manifestava le sue paure riguardo ad alcune insicurezze comuni a tutte le persone. Per esempio il timore della morte della madre o dei furti. Dopo il monologo, l’attrice ha cantato un altro pezzo riguardo la depressione, altro problema diffuso oggi giorno e poi si è unita all’attore per interpretare un’altra scena recitata, nella quale si trovava in ginocchio su una di quelle panche che si trovano in chiesa, con le mani giunte in preghiera. La serata è stata un continuo alternarsi di canto e scene dialogate o monologhi, fino a quando, con un colpo di scena, l’attore si è improvvisato presentatore di una sfilata di bellezza di cani. Uno alla volta, i cani accompagnati dal loro padrone, sono saliti sul palco e l’attore ha brevemente raccontato delle loro caratteristiche per decretare alla fine il vincitore, che è stato deciso da un bambino che si trovava per tutto il tempo su un lato del palco. Il vincitore è stato un cane chiamato Bolla.  Altro colpo di scena è stato l’entrata sul palco dalla platea di un gruppo di alpini, i quali hanno accompagnato con un coro la canzone finale, ripetendo la frase “Mi serve un metro per misurare la realtà”, chiudendo lo spettacolo. Prima della fine, l’attore è passato tra il pubblico lanciando in aria dei biglietti del cancinculo per lasciare un ricordo del teatro. Il palco era allestito in modo semplice e i cambiamenti di scena avvenivano senza la chiusura del sipario: facevano parte dello spettacolo. Appeso al soffitto c’era un sedile della giostra del calcinculo, sul quale si è seduta l’attrice durante una canzone; alcuni estintori che circondavano l’attore durante il suo primo monologo sulla paura, che sono stati posizionati da un tecnico vestito di nero e delle bandiere raffiguranti dei leoni che sventolavano durante le canzoni.                                            

Le luci erano puntate direttamente sull’attore in scena in quel momento e si sono accese durante la sfilata dei cani. Questo spettacolo ci è piaciuto molto perché è stato più coinvolgente rispetto al precedente, perché gli attori si rivolgevano al pubblico in modo diretto e perché è riuscito a “portare” la vita di tutti i giorni sul palcoscenico. Abbiamo apprezzato anche la bravura della compagnia per la difficoltà di unire canzoni ritmate e monologhi complessi con argomenti non semplici da affrontare. Abbiamo capito quindi che si può fare teatro anche in modo “alternativo”, senza che ci sia bisogno del solito copione noioso che a volte può creare una barriera tra pubblico e attori. Questa barriera è stata “distrutta” dalla compagnia.

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Teatro Cantiere Florida
Via Pisana 111r
50143 Firenze

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