Tratto dall’opera Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini
una produzione Murmuris
ideazione e cura Laura Croce, Luisa Bosi
con Simona Arrighi, Luisa Bosi, Ilaria Cristini, Roberto Gioffrè, Arsen Khachatryan, Francesco Mancini, Andrea Scuffi, Martino Tazzari
e con Angelo Castaldo, Kebba Cham, Hibrima Bajo, Sofia Menci, Muhammed Wally
video Jacopo Jenna
in video Roberta Bosetti
voce Massimo Conti
luci e allestimento Gabriele Termine
coordinamento e organizzazione Elisa Bonini
comunicazione Francesco Migliorini
Cos’è Conversazione in Sicilia? Un romanzo indispensabile per comprendere il nostro paese, un testo in cui si trovano le questioni fondanti della nostra storia più recente e dolorosa.
Un viaggio in questo “mondo offeso”. Un ritorno. Una conversazione
Un percorso di conoscenza guidato da pietà e ragione: Beatrice e Virgilio. Pietà per questa umanità dolente, abbandonata, ma la ragione ispira e costringe a cercare nuove strade per uscire da questo inferno.
nell’ambito della Rigenerazione Urbana di Piazza Bartali
promossa da Unicoop Firenze e Comune di Firenze
per Estate Fiorentina 2018
un progetto a cura di Murmuris
in collaborazione con Casateatro_Firenze, Sezione Soci Firenze Sud Ovest, Sezione Soci Firenze Sud Est
drammaturgia di Luca Starita
regia di Laura Croce
voci narranti di Diego Lentino, Martino Tazzari, Francesco Migliorini, Enrico Falqui
e con Elisabetta Frangi, Cinzia Manetti
Cercare di rendere unica la voce di un quartiere sembra quasi un controsenso. Un quartiere non ha una sola voce, non ha una sola anima, ma si compone delle tante individualità che lo compongono per creare qualcosa di reale. L’idea principale alla base di questa esperienza è quella di raccontare i frammenti delle vite che hanno vissuto in questi luoghi, di dare uguale dignità alle voci che compongono il tessuto sociale di queste strade e di mostrare la parabola di cambiamento che ha coinvolto non solo la città, ma l’Italia intera. Passeggiando per le vie del quartiere e constatando direttamente le sue bellezze nascoste, appare evidente che creare la tanto agognata e condivisa comunità è lo scopo finale di questa esperienza. La semplicità della narrazione non può quindi che dimostrare che tutte le vite, la nostra, quella del vicino, e quella del lontano, possono riassumersi, in fondo, in un’unica, meravigliosa vita.
testo di Luca Starita
regia di Laura Croce
con Alessandro Averone e Giorgia Coco
CALEIDOSCOPIO è il testo del giovane autore napoletano Luca Starita che ha immaginato di guardare la città attraverso punti di vista inediti e inconsueti. Posizioni: sdraiato, obliquo, in posizione di partenza, prono, in ginocchio, in piedi. L’alto da cui si vede la città non è un alto fisico, ma un alto mentale, un alto a livello di sentimenti e di emozioni. Si riflette sulla prospettiva con cui viene guardato il mondo, non esiste una prospettiva dall’alto, questa è una prospettiva privilegiata che viene concessa solo a un Dio, se esiste. La città si può guardare a testa in giù o a occhi chiusi, rivolti all’asfalto o al cielo, ma lo sguardo alla fine è verso se stessi e verso il nostro essere cittadini, attivi, presenti, non allineati, spesso obliqui.